Bibliografia Saggio

In questa sezione potete visionare la bibliografia per intero, sia primaria che secondaria ovvero tutti i saggi e testi utilizzati durante l’analisi.

BIBLIOGRAFIA

Adams Carol, The sexual Politics of Meat: A Feminist-Vegetarian Critical Theory, 1990; Carne da Macello. La politica sessuale della carne (1990), Traduzione a cura di Matteo Andreozzi e Annalisa Zabonati, VandA Edizioni, Milano 2020

Berger Peter L. Luckmann Thomas, The social Construction of Reality, Garden City, New York, 1966; La realtà come costruzione sociale (1966), il Mulino, Bologna 2021

Bellan Alessandro (a cura di), Teorie della reificazione. Storia e attualità di un fenomeno sociale, Mimesis, Milano, 2013

Bion Wilfred, Experiences in Groups (1968); Esperienze nei gruppi, Armando Editore, Roma, 2013

Biuso Alberto Giovanni, Animalia, Villaggio Maori Edizioni, Catania, 2020

Biuso Alberto Giovanni, Contro il sessantotto, Villaggio Maori Edizioni, Catania, 2012

Bourdieu Pierre, La domination masculine, Edition du Seuil 1998; Il dominio maschile, traduzione di Alessandro Serra, Feltrinelli Editore, Milano 2009

Brillant-Savarin Jean Anthelme, Physiologie du goût (1825); La fisiologia del gusto, Edizione digitalizzata e restaurata da Edoardo Mori, 2018

Carnaroli Emanuela, all’interno della raccolta La paura. Psicologia e uso sociale, a cura di Antonella Martini, EDUP Editore, Roma, 2006

De Beauvoir Simone, The second Sex (1949); Il secondo sesso, Traduzione di Roberto Cantini e Mario Andreose, Il saggiatore, Milano, 2016

De La Boétie Étienne, Discours de la servitude volontaire (1577); Discorso della servitù volontaria, a cura di Enrico Donaggio, Feltrinelli Editore, Milano, 2020

Delumeau Jean, Les Malheurs des temps, Larousse, Parigi, 1987

Fischer Joachim, Antropologia filosofica come triangolazione: il confronto anima- le-uomo. Macchina-uomo, uomo-uomo, all’interno della raccolta di saggi Trasformazione del concetto di umanità, Anthropos, Roma, 2020

Goffman Erving, Stigma. Notes on The Management of Spoiled Identity, 1963; Stigma. Note sulla gestione dell’identità degradata, Traduzione di Marco Bontempi, Ombre Corte, Verona, 2018

Goffman Erving, The presentation of Self in Everyday Life, Garden City, New York, 1959; La vita quotidiana come rappresentazione (1959), traduzione di Margherita Ciacci, il Mulino, Bologna, 2021

Honneth Axel, La libertà negli altri. Saggi di filosofia sociale, Il Mulino, Milano, 2020

Honneth Axel, Anerkennung und Mibachtung. Ein formales Konzept der Sittlichkeit, 1991; Riconoscimento e disprezzo. Sui fondamenti di un’etica post-tradizionale, Rubettino, Messina 1993

Honneth Axel, Annerkennung. Eine Europaische Ideengeschichte, Suhrkamp Verlag, Berlin, 2018; Riconoscimento. Storia di un’idea europea, Feltrinelli, Milano, 2019

Honneth Axel, Verdinglichung. Eine anerkennungstheoretische Studie, Suhrkamp Verlag, Berlin 2015; Reificazione. Sulla teoria del riconoscimento, Meltemi, Milano, 2016

Kafka Franz, Indagini di un cane (1922). Tutti i racconti, a cura di Ervino Pocar, Mondadori, Milano, 2020

Kafka Franz, Relazione per un’accademia e altri racconti, a cura di Massimo Scrignòli, Book Editore, Castel Maggiore, 1997

Kroeber Alfred, The Nature of Culture, University of Chicago Press, Chicago,

1952

Lee Bruce, La perfezione del corpo. L’arte di esprimere al meglio il fisico e la mente (raccolta testi e appunti), curato da John Little (1998), traduzione a cura di M. Braghieri, Mondadori, 2007

Lukàcs Gyorgy, Geschichte und Klassenbewusstsein, 1922; Storia e coscienza di classe, Sugarco Edizioni, Milano, 2021

Martini Antonella, all’interno della raccolta La paura. Psicologia e uso sociale, a

cura di Antonella Martini, EDUP Editore, Roma, 2006

Merleau-Ponty Maurice, Il bambino e gli altri, Armando editore, 2016

Omero, Iliade (VIII secolo a.C), Marsilio, Venezia, 2018

Perullo Nicola, Il gusto come esperienza. Saggio di filosofia ed estetica del cibo, Slow Food Editore, Cuneo, 2016

Petrillo, La città delle paure. Per un’archeologia dell’insicurezza urbana, Elio Sellino Editore, Napoli, 2003

Platone, Fedro (IV secolo a.C), a cura di Mauro Bonazzi, Einaudi, Torino, 2011

Platone, La Repubblica (IV secolo a.C), a cura di Mario Vegetti, Bur, Milano, 2006

Platone, Lachete (IV secolo a.C), a cura di Giovanni Reale, Bompiani, Milano, 2015

Platone, Timeo (IV secolo a.C), a cura di Giovanni Reale, Bompiani, Milano, 2013

Plutarco, De esu carnium (I / II secolo d.C); Del mangiare carne. Trattati sugli animali, traduzione e note di Donatella Magini, Adelphi, Milano, 2001

Remotti Francesco, Noi, primitivi. Lo specchio dell’antropologia, nuova edizione accresciuta, Bollati Boringhieri Editore, Vignate (MI), 2009

Sartre Jean-Paul, L’Être et le Néant: Essai d’ontologie phénoménologique, 1943; L’Essere e il Nulla

Scalia Vincenzo, all’interno della raccolta La paura. Psicologia e uso sociale, a cura di Antonella Martini, EDUP Editore, Roma, 2006

Scolari Raffaele, Catastrofi e cambiamenti climatici. Sette riflessioni su pensiero e rappresentazioni del disastro tecno-naturale, introduzione di Luca Mercalli, Mimesis Editore, Fano, 2017

Tomasello Michael, Becoming Human: A Theory of Ontogeny (2018); Diventare umani, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2019

Trinchi Deborah, all’interno della raccolta La paura. Psicologia e uso sociale, a cura di Antonella Martini, EDUP Editore, Roma, 2006

Winnicott Donald, Playing and Reality (1971); Gioco e Realtà, Armando Editore, 2020

Indice Saggio

In questa sezione potete visionare l’indice per intero dell’opera, così da vedere come viene suddiviso il lavoro e parte degli autori citati.

INDICE

Introduzione  

Capitolo I – Società e dualismi: una generica visione del problema.

1.1       Società. Il prodotto che asservisce il produttore. Un’analisi generale muovendoci dalle considerazioni di Goffman.         

1.1.1    La società è più della somma dei suoi membri. La psicologia dei gruppi e le sue influenze a partire dagli studi di Wilfred Bion   

1.1.2    Il membro del gruppo. Rapporto Io/Altri-Noi tra l’analisi di Honneth sul riconoscimento sociale e la “psicologia rigida” in Merleau-Ponty.  

1.2       Le dicotomie alla base delle discriminazioni. Dalle osservazioni di Biuso, de Beauvoir e Berger ai parallelismi con La Boétie.

1.2.1    Origini, evoluzioni e conservazioni delle dicotomie.

1.2.2    Una forza primordiale. La paura nelle dicotomie.    

1.2.3    L’abitudine come strumento dicotomico. Acriticità, timore e pigrizia.        

1.2.4    Il linguaggio e la comunicazione nei dualismi. Dalle parole ai media televisivi.

Capitolo II – Influenze e ruoli sociali. Noi come attori e i meccanismi delle rappresentazioni.       

2.1       L’identità sociale come parte dell’essere.     

2.1.1    Stigma sociale. Discriminazione e identità personale degradata a partire dagli studi di Goffman.      

2.2       Il ruolo dell’educazione sociale nell’individuo e nel gruppo. Il precettore invisibile. Dalle analogie con La Boétie alle osservazioni di Bourdieu.      

2.2.1    Una breve parentesi sugli studi di Perullo. L’esperienza gustativa come esempio di influenza socio-culturale in relazione alla questione animale.   

2.2.2    La diversità come strumento per la gerarchizzazione. Una visione alternativa muovendoci dalle riflessioni di Biuso e dal moderno dualismo uomo/macchina in Fischer.          

2.3       Goffman e le rappresentazioni sociali. Noi come attori inconsapevoli e consapevoli.   

2.3.1    Da soggetto specifico a oggetto generico. Il referente assente individuato da Carol Adams nella rappresentazione sociale.

2.4       Il dominio simbolico in Bourdieu, natura o società? Rapporto tra dominatori e dominati.       

Capitolo III – Dal pensare al fare.

Come agire nel quotidiano per contribuire al superamento. Un percorso di ribaltamento sulla base delle testimonianze di chi già lotta. 

3.1       L’agire quotidiano. Utopia e realtà, il giusto mezzo per intervenire sul processo triadico.      

3.1.1    Rinunciare alla narrazione classica. Una nuova visione per il superamento.

3.1.2    La responsabilità del linguaggio e dei media nell’uso quotidiano.   

3.2       Organizzazioni etiche. Uniti per la difesa di tutti.    

3.2.1    Propaganda della comunicazione. Sensibilizzazioni e insegnamenti.          

3.2.2    Propaganda dei fatti. Quando l’azione diventa necessaria. Legittimità e rivoluzione secondo le testimonianze di chi è in prima linea.          

Conclusione   

Ringraziamenti          

Bibliografia   

Sinossi Saggio

In questa sezione potete leggere una breve descrizione del lavoro contenuto nel saggio, suddiviso per capitoli.

Il saggio verte sull’analisi delle strutture e dei processi presenti sul fondo della nostra società che arrivano ad influenzare costitutivamente i membri della stessa. Nello specifico per quanto riguarda tutti quei meccanismi che generano, saldano e perpetuano atti e prese di posizioni dominanti e discriminanti. Il tutto è intrecciato a diverse testimonianze ed esperienze di attivisti di molte organizzazioni differenti (WWF, ENPA, Arcigay eccetera) con lo scopo di esortare ad agire e abbattere le discriminazioni a partire dalla quotidianità di ognuno di noi.

Il lavoro si suddivide in tre capitoli ognuno con il suo scopo:

Il primo capitolo sarà suddiviso in due parti. Nella prima analizzeremo la struttura della società e la sua forza influenzante, muovendoci dalle considerazioni di Goffman. Dopodiché ci sposteremo sugli studi di Bion in merito alla psicologia dei gruppi, sottolineando come essi siano più della semplice somma dei membri e come, perciò, siano fortemente responsabili non solo dell’istaurarsi di mentalità, pensieri e ideologie all’interno della società, ma anche come fonte di influenza degli individui appartenenti al gruppo stesso. Passando infine al rapporto presente tra il soggetto/Io e l’insieme/Noi, focalizzandoci sul concetto di “riconoscimento sociale” messo in luce da Honneth, come necessità del soggetto di sentire dagli altri un’adeguata e costante approvazione/accettazione, e “psicologia rigida”, come condizione che spinge verso atteggiamenti manichei e quindi dualistici. Tutto questo, chiaramente, incentrando l’attenzione sui risvolti discriminatori prodotti e amplificati da essi. Nella seconda parte del capitolo sposteremo lo sguardo sulle dicotomie alla base delle discriminazioni sociali. Studieremo la loro origine, storia ed evoluzione nel corso del tempo. Le tensioni emotive radicate in esse, principalmente violenza e paura, e come quest’ultime siano responsabili della creazione delle stesse. Successivamente esamineremo l’abitudine come strumento dicotomico volto al saldamento, nel tempo, di determinati dualismi e atteggiamenti discriminanti. Sfociando in tre caratteristiche, legate alla routine, che non solo plasmano agenti discriminatori, ma li rendono veri e propri difensori di tali comportamenti così consolidati e ripetuti: l’acriticità, il timore e la pigrizia. Il tutto ponendo alcuni parallelismi con le analisi di la Boétie rispetto al tiranno e all’asservimento volontario. Infine, osserveremo l’importanza e la responsabilità del linguaggio e della comunicazione a tutto tondo come arma perpetuante di pensieri e ideologie, tra cui quelle discriminatorie.

Nel secondo capitolo sposteremo l’attenzione sulle influenze sociali e sui membri in quanto pubblico e attori di rappresentazioni quotidiane. Partiremo dall’osservazione dell’identità sociale come parte dell’essere, ovvero dalle mentalità, atteggiamenti, tradizioni, che vengono sviluppati nel tempo e posti come porti sicuri e stabili da dover difendere e assecondare, arrivando fino all’attacco e alla separazione di chi non ne fa parte o li minaccia. Passando poi, a partire dagli studi di Goffman, a casi in cui tale identità viene degradata e frammentata, dando origine a svariati tipi di stigma sociali, dai difetti fisici all’appartenenza ad un determinato gruppo etnico, con annesse discriminazioni. Dopodiché passeremo al ruolo dell’educazione, alla formazione di un “insegnante invisibile” che influenza costantemente ogni individuo a partire dalla mentalità vigente all’interno della società, arrivando a saldare e perpetuare, con grande vigore, anche quelle che sono ideologie o prese di posizioni, spesso inconsapevoli, discriminatorie. Arrivati a questo punto apriremo una breve parentesi sull’esperienza gustativa come esempio di influenza socio-culturale per poi riprendere l’analisi a partire dal concetto di diversità come strumento gerarchizzante, cercando di creare una visione alternativa di tale parola così da esaltare l’unicità piuttosto che temerla e discriminarla. Concluso il quadro teorico in merito alle influenze dettate dall’identità, educazione e diversità, passeremo alle rappresentazioni sociali, ovvero le messe in scena quotidiane che ogni membro, o come attore o come pubblico, vive nella propria routine. Analizzeremo gli aspetti presenti in esse e alcuni dei meccanismi tipici, come quello del referente assente analizzato da Carol Adams, utili per la perpetuazione di aspetti discriminanti. Infine, esamineremo il rapporto tra dominatori e dominati in uno studio attorno al concetto di dominio simbolico presente nei rapporti quotidiani di ogni individuo.

Nel terzo e ultimo capitolo passeremo dalla teoria alla pratica, pensando a cosa ognuno di noi può fare nella propria routine per abbattere e superare tali dualismi, pensieri, mentalità e ideologie discriminanti, ribaltando quegli stessi meccanismi che li saldano costantemente. Proveremo a rinunciare alla narrazione classica per abbracciarne una nuova, così da sfruttare le tensioni emotive come carburante per adottare differenti stili di vita e, da lì, creare nuove abitudini. Vedremo come ogni soggetto sia fondamentale in questa lotta contro le discriminazioni anche senza dover direttamente rivoluzionare la propria vita, creando, ad esempio, ambienti più propensi per gli altri, riflettendo sull’uso del linguaggio e sulle responsabilità attorno alle parole che scegliamo di usare o ai media che decidiamo di sviluppare o seguire. Sottolineando l’importanza dell’intreccio tra conoscenza ed emotività per un cambiamento saldo ed efficace. Infine, passeremo a realtà più concentrate nel presente, ovvero le organizzazioni a sfondo etico. Studieremo come loro si attivano in questa lotta, focalizzandoci particolarmente su due tipi di propaganda da loro eseguite: quella della comunicazione – insegnamenti, comizi e sensibilizzazioni – e quella dei fatti – proteste e manifestazioni – riflettendo, in merito a quest’ultima forma, sulla legittimità di sfociare in azioni illegali. Tutto questo sarà costellato da interventi, risposte e testimonianze di svariati attivisti, volontari e combattenti che ho intervistato per questa ricerca, così da mettere in luce quelle che sono realtà contemporanee di chi lotta tutti i giorni, in prima linea, poiché per quanto i punti di vista possono essere molteplici e i modi di agire differenti, la verità sul fondo è solo una; il discriminato resta tale fino a che non prendiamo coscienza e cambiamo, al di là di tutti i possibili relativismi.